UICI Pisa

preisTOUCH! 10 marzo 2018 ore 15,00 La Certosa di Calci

Cari amici e amiche,

l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus di Pisa è lieta di invitare i soci, i simpatizzanti, gli accompagnatori e gli amici all’iniziativa “preisTOUCH!”, che si terrà presso la Certosa di Calci, ubicata a circa 12 km chilometri da Pisa, nella giornata di sabato 10 marzo 2018 dalle ore 15,00 alle 18,30.

La visita, e l’esperienza sensoriale, è adatta sia agli adulti che ai bambini e prevede la presenza di un operatore che ci guiderà in un percorso tattile ed olfattivo sulla preistoria e ad un’attività pratica sullo stesso argomento.

La quota di partecipazione è di 10,00 euro per gli adulti (dai 16 anni in su) e 6,00 euro per i bambini (dai 9 anni fino ai 15). Gratuito al di sotto dei nove anni.

Si consiglia un abbigliamento comodo.

Il ritrovo per l’escursione è previsto alle ore 14,45 presso l’ingresso della Museo di Storia Naturale della Certosa di Calci, ubicato presso la Certosa di Calci in Via Roma 79, Calci, Pisa.

Per ragioni organizzative si richiede il saldo della quota di partecipazione al momento della prenotazione che dovrà avvenire entro giovedì 1 marzo.

Chi vuole partecipare alla visita, è pregato di prenotare il prima possibile poiché i posti sono limitati e comunque non oltre giovedì 1 marzo 2018 telefonando alla sede UICI di Pisa, 050-502082, o inviando una mail a uicpi@uiciechi.it

Per chi lo richiede, telefonando in sezione allo 050-502082, è previsto l’accompagnamento dall’ufficio accoglienza clienti della stazione ferroviaria di Pisa Centrale, o dalla sede UICI di Via Battisti n°3/5, previa prenotazione entro le 13,00 di martedì 6 marzo. In tal caso la partenza da Pisa è prevista per le ore 14,15.

Per approfondimenti si suggerisce la visita del sito istituzionale del Museo di Storia Naturale della Certosa di Calci: http://www.msn.unipi.it/it/la-certosa/

 

preisTOUCH!

 

IL PERCORSO SENSORIALE

Durata: circa 1 ora.

Nella prima parte dell’attività i partecipanti, guidati dall’operatore, s’immergeranno in un viaggio a ritroso nel tempo. Attraverso una narrazione fatta di materie prime, oggetti, suoni e rumori, verrà illustrata l’evoluzione dell’uomo preistorico ed il passaggio da un’economia di caccia e raccolta ad una basata sull’agricoltura e l’allevamento.

I manufatti impiegati nel percorso sensoriale, sono stati realizzati dagli operatori riproducendo quanto più fedelmente possibile i reperti archeologici originali, utilizzando le stesse materie prime e le stesse tecniche impiegate dai gruppi umani nelle diverse fasi della preistoria. Gli oggetti scelti per le riproduzioni sperimentali – i più caratteristici dal punto di vista economico e crono-culturale – permettono di scandire in modo chiaro, esaustivo e accattivante le tappe della fase più antica della storia dell’uomo. Tra i manufatti e i materiali utilizzati per l’attività avranno un ruolo privilegiato quelli che, con le opportune nozioni integrative fornite dall’operatore, si prestano ad una più semplice e coinvolgente lettura tattile e sensoriale delle culture preistoriche che li hanno utilizzati e/o prodotti.

La narrazione inizierà fornendo ai partecipanti le indicazioni spazio-temporali necessarie a permettere all’uditorio di calarsi nelle diverse realtà in cui viveva l’uomo preistorico.

Saranno mostrate le materie prime, organiche e inorganiche, conosciute ed utilizzate dall’uomo preistorico nel corso della sua evoluzione antropologica ed economica per far fronte ai bisogni materiali e immateriali.

Verrà poi affrontata e illustrata l’evoluzione economica dei gruppi umani, iniziando dall’economia basata sulla caccia e raccolta che caratterizza la fase paleolitica. I partecipanti potranno maneggiare tutta una serie di manufatti impiegati dall’uomo nella quotidianità come ad esempio strumenti, armi e oggetti ornamentali, al fine di comprenderne meglio la destinazione d’uso e l’evoluzione. Grande motore di tante innovazioni è sicuramente il fuoco, grazie all’acquisizione della capacità di mantenerlo e soprattutto di accenderlo a piacimento. Si valuterà l’opportunità di realizzare una dimostrazione di accensione del fuoco con i diversi materiali e le tecniche in uso nel Paleolitico.

Il percorso prosegue dunque illustrando il passaggio verso un’economia basata su allevamento/pastorizia e agricoltura, ovvero ciò che prende il nome di rivoluzione neolitica. La vita dell’uomo cambia radicalmente e i manufatti rispecchiano perfettamente queste nuove pratiche economiche, alle quali seguono anche radicali modificazioni dal punto di vista culturale. Questa nuova forma sociale comporta bisogni completamente differenti rispetto all’epoca precedente. Ciò si riflette in un radicale cambiamento nello stile di vita, nuove tecnologie (come ad esempio l’invenzione della ceramica) e l’introduzione di materie prime mai viste prima.

 

IL LABORATORIO PRATICO

Durata: circa 2 ore.

Laboratorio sugli ornamenti preistorici.

I partecipanti realizzeranno un braccialetto intrecciando una cordicella vegetale e fabbricando dei pendenti lavorando materiali organici e inorganici.

La fabbricazione del braccialetto prevede inizialmente un lavoro di coppia, finalizzato alla realizzazione della cordicella, in       fibra vegetale, sottile ma robusta.

I pendenti, in materia prima organica e inorganica, saranno realizzati, individualmente, con diversi materiali e tecniche in uso durante la preistoria.

Saranno impiegate:

- le valve di conchiglie marine caratterizzate da forme e margini differenti;

- segmenti di dentalium – una conchiglia fossile di forma conica e leggermente incurvata – simile a una minuscola zanna di elefante;

- frammenti di steatite, roccia metamorfica a base di talco, conosciuta anche con il nome di “pietra saponaria”, a causa della sua consistenza al tatto. Fin dalla Preistoria questa materia prima è stata impiegata nella fabbricazione di ornamenti e monili a causa della facilità di lavorazione.

L’attività di fabbricazione di perle e pendenti prevede:

1.        la realizzazione del foro nelle valve delle conchiglie tramite sfregamento su pietra abrasiva;

2.        la regolarizzazione dei margini di segmenti di dentalium fossile (già di per se una “perla” naturale);

3.        la messa in forma, utilizzando strumenti litici da taglio e abrasivi, di placchette in steatite al fine di realizzare un pendente centrale. Il pendente potrà essere forato con un becco litico, con l’ausilio del trapano a volano o di quello ad archetto.

4.        Chi vorrà potrà, inoltre, cimentarsi anche nell’ottenimento di piccole perline anulari, sempre realizzate in steatite, modificando piccoli frammenti di scarto o tentando di ottenere dei grani regolari da un cilindretto.

 

I monili realizzati rimarranno in possesso dei partecipanti.

 

 

 

 

 

 

 

La sezione provinciale di Pisa dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus.